La sana invidia del blogger

Mi fanno un po’ rabbia ma provo anche una sana invidia verso quei blogger che programmano i loro post da qui all’eternità.
Sono passati anni da quando scrivevo tutti i giorni e avevo sempre qualcosa da dire. Forse “qualcosa da dire” lo avrei ancora: è che non provo l’impulso di raccontarlo.
Ogni volta che mi accorgo di non pubblicare da tanto tempo, mi dico che ricomincerò, poi disattendo le mie stesse promesse.
È strano questo fatto.
E in questi giorni penso spesso alla storia che avevo iniziato a raccontare: l’incipit in questo post e in questo la seconda parte.

Perché, a mio parere, questa storia sarebbe interessante? Continua a leggere “La sana invidia del blogger”

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L’ordine esterno aiuta la mente

Qualche giorno fa un amico che è stato da poco in Giappone mi raccontava cosa aveva visto e sentito a proposito di abitazioni: a Tokyo gli appartamenti costano molto e quindi tante famiglie si trovano a vivere, in quattro, in appartamenti di trentasette metri quadri. A noi sembra impossibile. Ci guardiamo attorno nelle nostre case che, anche se non sono enormi, sono lontane da quei 37 metri quadri e ci chiediamo come sarebbe possibile infilare tutte le nostre cose in quegli appartamenti.
Apriamo i nostri armadi e osserviamo le moltitudini di ‘cose’ stipate al loro interno – e non parlo solo di abiti. Continua a leggere “L’ordine esterno aiuta la mente”

Quasi settembre e profumo di Natale

Il post che precede questo l’ho scritto in luglio, e sembrava impossibile che io scrivessi ancora: molti sospendevano il blog per l’estate e io pubblicavo un post.
Mi sono detta: “Puoi pubblicare ancora altri post. Niente pausa per solo io e il silenzio“.
Mi sono sentita quasi brava.
Poi ho perso ogni iniziativa; il caldo mi ha tolto i pensieri e mi ha fatto vivere in un limbo fatto di nulla e galleggiamenti per arrivare all’indomani.
E agosto – mese che detesto e non starò a ripetere perché – mi ha sovrastata quest’anno peggio del solito.
E ora sento il profumo di settembre e un po’ mi risollevo. Ma scrivere post è ancora una fatica immane, per me che una volta avevo sei blog contemporaneamente. Continua a leggere “Quasi settembre e profumo di Natale”

Blog tour “Come un dio immortale” – Curiosità sul romanzo (2)

Oggi tocca a me ospitare una tappa del blog tour di Come un dio immortale, ultimo romanzo di Maria Teresa Steri.
Ho terminato da poco la lettura: dirò solo che la storia ha molto fascino, come un viaggio in un luogo mai visitato, e contiene molti rimandi alla vita, quella di ognuno di noi. Il tema esoterico sarebbe già affascinante da solo ma in questo romanzo c’è anche molto altro: il protagonista, Flavio, si interroga sulla sua vita e su come intende passarla, qualcuno si oppone ai suoi desideri e lo respinge verso la vita di prima, nella classica alternanza bene/male che è alla base di tutte le storie, anche le nostre. Nella narrazione di Maria Teresa osservo – oltre al resto – una chiara riflessione sulla vita e sul nostro essere uomini, e quindi esseri fallaci.
Il romanzo ben si presta a diverse riflessioni e a molti angoli di lettura: opportuno quindi, questo blog tour che è stato – ma ancora prosegue – un blog tour interessante, in cui l’autrice ha svelato tanti particolari – quelli che di solito rimangono nell’ombra- della sua scrittura e della storia.
Da parte mia, incuriosita e attratta dalla storia narrata in Come un dio immortale, ho rivolto alcune domande all’autrice: Continua a leggere “Blog tour “Come un dio immortale” – Curiosità sul romanzo (2)”

Sto rivalutando il diario

Tempo fa scrissi questo post sull’inutilità (per me) di avere un diario.
Nell’ultimo periodo, però, mi incuriosisce rileggere alcuni ‘vecchi’ post, qui nel blog. Mi ricordo i pensieri di allora e rileggo i vostri commenti, e scopro che tutto questo mi piace.
Allora mi sono detta che forse non mi piace l’idea del diario privato. Perché in fondo, cos’è il blog, se non una sorta di diario pubblico? Continua a leggere “Sto rivalutando il diario”

L’ultimo Liebster Award ricevuto e le ultime undici risposte

Avevo promesso di smetterla con questi Liebster Award e con le undici risposte di cui non vi frega nulla, ma ecco che spunta Giovanni Venturi (che ringrazio) che, in questo post, mi consegna il terzo Liebster.
Ed ecco le undici domande e risposte:

 

Ti contatta Netflix per proporti un film o una serie televisiva da un tuo romanzo sotto la tua supervisione. Accetti?
Le parole magiche sono “sotto la tua supervisione”. E immagino mi pagherebbero bene. Chi si sogna di rifiutare?

Ti contatta una grande casa editrice per il tuo romanzo. Sei un autoeditore. Sai che ti chiamano perché ti darai da fare da solo con la promozione. Accetti o rinunci?
Accetto perché hai detto ‘grande casa editrice’, e io pure con la ‘piccola’ mi sono data da fare per la promozione. Quindi.
Approfitto per dire che “autoeditore” non mi convince del tutto: di me preferisco dire “autore indie”. Non mi sento un editore, anche se porto a termine tutti i processi necessari alla pubblicazione dei miei testi.

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Un altro Liebster Award e altre undici curiosità su di me

Come ho scritto nel post precedente, nel quale ho risposto alle domande di Nadia Banaudi, ho ricevuto anche un Liebster Award da Barbara Businaro (che ringrazio di nuovo), in questo post, e oggi risponderò alle sue undici domande.

1. Per voi migliora l’ispirazione scrivere al mare o in montagna?
Qualche anno fa, al mare scrivevo sempre. Rientravo con tanti appunti e qualche buona idea. Ora non scrivo più, anche se ho sempre pensato che un luogo bello e pieno di pace favorisse la scrittura.

2. Racconto, romanzo o saga: cosa preferite e perché?
Io preferisco sempre il romanzo, anche come scrittura, però degli autori che mi piacciono leggo anche i racconti. Continua a leggere “Un altro Liebster Award e altre undici curiosità su di me”

Ho ricevuto un Liebster Award – 11 curiosità su di me che non sapevate di avere

Ogni tanto – a me capita ogni sei/sette anni – chi ha un blog si ritrova premiato da altri blogger. Stavolta, e proprio a cavallo del ferragosto, mi ritrovo a ricevere ben due Liebster Award. Il primo me lo consegna Nadia Banaudi (grazie Nadia!) in questo post, e mi pone undici domande, alle quali tenterò di rispondere:

 

1. Il ricordo più bello, che porti sempre con te, della tua vita.
A questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere 😉

2. Il tuo difetto peggiore, che solo a dirlo ti esce l’orticaria.
Ehm… sono certa di non avere un difetto così grande… anzi, non ne ricordo nemmeno di piccoli… Continua a leggere “Ho ricevuto un Liebster Award – 11 curiosità su di me che non sapevate di avere”

La pagina dei ringraziamenti

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No, non è che me ne sto andando e ringrazio chi mi ha accompagnata fino a qui; parlo proprio della pagina dei ringraziamenti, quella che sta in fondo, ma anche all’inizio, dei libri che leggiamo.
Ho sempre avuto curiosità per questa pagina e quando ho pubblicato un libro me ne sono subito approntata una. Quando leggo i libri di King, o di altri autori che amo, leggo questa pagina prima di leggere il romanzo: mi intriga sapere chi è così importante da  meritarsi una menzione così onorevole. Continua a leggere “La pagina dei ringraziamenti”

Primo: controllare Sandrone Dazieri

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Una delle prime cose che faccio ogni mattina quando apro il browser, è controllare la classifica di blogbabel. Una volta non mi interessava e all’inizio manco mi ero iscritta (e si vede dal numero che indica ‘sempre’ e che è troppo alto), poi ho preso la maledetta abitudine. Ora sono al quinto posto da tempo – in dicembre sono stata al terzo -, posto che spesso era occupato da Sandrone Dazieri, bravissimo scrittore e sceneggiatore. Così Sandrone è diventato la mia pietra di paragone per capire dove sto andando con il blog: se lo sorpasso potrebbe significare che ho scritto cose interessanti; a volte mi sorpassa lui e credo sia comprensibile.  Continua a leggere “Primo: controllare Sandrone Dazieri”

È davvero necessario scrivere?

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Dopo tanti anni e tanta passione buttata nella scrittura e nei blog, mi accorgo che vivo benissimo anche senza tutto questo. Cosa che qualche anno fa non avrei creduto possibile. Stiamo parlando di cose immateriali: di quelle materiali si potrebbe fare a meno di quasi tutte. Ma la scrittura? Si sente dire spesso: scrivo perché non posso farne a meno. Perché? Come mai non puoi farne a meno? Che succede se non scrivi? Ti senti svenire, oppure cadi in una depressione tanto profonda da farti temere per la tua salute mentale? Continua a leggere “È davvero necessario scrivere?”

Non so cosa scrivere

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Tempo fa scrissi che la scrittura ha bisogno di muscoli e che va esercitata: se non si scrive, si perde l’uso della tastiera.
Poi dissi anche che smettere di scrivere è come smettere di fumare e la dimostrazione è che, ora che ho pochissimo tempo e trascuro anche il blog, non so più cosa scrivere.
Non mi viene in mente un solo argomento che potrei usare per scrivere un post, non parliamo poi di racconti o altro. Continua a leggere “Non so cosa scrivere”

“Perché non tengo un diario personale”

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Perché non mi interessa farlo. Non trovo niente di interessante nell’atto di scrivere per me stessa: a cosa mi serve sapere come mi sono sentita in una determinata circostanza? Se mi sono sentita male non ho bisogno di dichiararlo su una pagina che leggerò solo io: mi basterà ripensare all’episodio e saprò sempre, anche tra trent’anni, cosa ho provato. Se mi sono sentita molto bene, la sensazione sarà sempre con me, se uno mi fa incazzare non lo devo scrivere sul diario e se amo una persona non devo riempire una pagina di cuoricini e iniziali. Continua a leggere ““Perché non tengo un diario personale””