Voglio salvare il sette gennaio

Questo blog pare in disuso – l’ultimo post è del 13 ottobre e quasi non ricordo come si usa l’editor di WordPress.
Non ho niente da dire. Credo. Passano le giornate senza che io abbia desiderio di scrivere.
Il momento è uno dei più brutti che io possa ricordare (a parte l’autunno del 2001 per i noti motivi): un momento che non fa ben sperare.
Da qualsiasi parte si guardi, è impossibile non notare segnali di tensione, di odio sociale.
Ora, poi, con l’avvicinarsi di quella cosa che tutti vogliono salvare, cioè il natale, sembrano impazziti: si sentono dire cose inimmaginabili, cose che fino a un mese fa non avremmo pensato possibili. Continua a leggere “Voglio salvare il sette gennaio”

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Anton – un mio racconto del 2001

Genova: scuola Diaz

 

Nello zaino aveva la maglia nera e una kefia dello stesso colore (meno determinante di un passamontagna, in caso di perquisizione). Aveva anche un bastone e una maschera antigas. Poteva giustificarle dicendo che aveva paura di un attacco da parte della Polizia.
Sperava che non ci sarebbe stata nessuna perquisizione, di essere abbastanza protetto in mezzo al gruppo in cui si era infiltrato. Adesso doveva solo trovare gli altri.
Credeva di avere già individuato quei tre là in fondo, che stavano parecchio da soli. Anche in questo momento, in cui tutti partecipavano all’assemblea, presieduta da Agnoletto, loro stavano in fondo all’aula e parlavano sottovoce, ignorando i discorsi degli altri.
Anton decise che era il momento di verificare le sue impressioni. Si avvicinò cautamente ai tre e chiese:
“Posso sedermi qui con voi? I discorsi degli altri mi fanno schifo. Guardate come ascoltano tutti  quello stronzo di Agnoletto con  quella faccia  da  finto pacifista e quei suoi occhialini del cazzo.” Continua a leggere “Anton – un mio racconto del 2001”

In principio pensai fossero incompetenti

*per chi ha difficoltà di traduzione, vi metto il link di un video (non condivisibile qui) che ha i sottotitoli in italiano

Io sono una persona semplice, chiara, diretta. Non amo i giri di parole, sono propensa a dare fiducia – anche se non credo che questi vogliano il nostro bene. Il mio errore è stato non credere che forse vogliono l’opposto – e cerco di comprendere le difficoltà altrui.
Ecco perché all’inizio li ho perfino scusati: “eh, ma chi avrebbe fatto meglio. Impossibile essere preparati a una tragedia simile”. Così ho detto. Li ho scusati, capite?
Poi ho detto: “stanno andando a caso. Non sanno che cavolo fare. Incompetenti”. Non si poteva dire altrimenti. Un comitato composto da tante persone esperte e titolate, e uscivano ‘regole’ che nemmeno io avrei proposto.
Andiamo avanti, ho detto: “non sanno dove sbattere la testa e fanno dei tentativi”.
A mia scusante, confesso che ho una mente ‘pratica’, matematica, concreta: non mi venire a dire ‘tizio ha fatto questo, sta fregando caio insieme a sempronio’. Troppo cervellotico: mostrami una foto e forse ti crederò. Quindi non credo a nessuna macchinazione occulta finché non me la mostri chiaramente, in modo indiscusso.
Oggi, settembre 2021, penso sia un mio difetto. Continua a leggere “In principio pensai fossero incompetenti”

Il tuo diritto perso è una sconfitta per noi

Mi tocca scrivere anche se non ho voglia di farlo.
Mi devo togliere qualche spina nel fianco (non che la possa togliere davvero) per andare avanti. O forse per tenere traccia di questo obbrobrio celebrato con il placet dei più.
Nel momento in cui sentii la notizia di questo lasciapassare che ‘verrà usato per accedere nei ristoranti, nei bar, nei musei, nei cinema, ecc’ ho detto “il prossimo passo sarà richiederlo anche per chi ci lavora in questi posti”.
Infatti non sono stata smentita. Quando ho questi pensieri da Cassandra vorrei sbagliarmi ma di solito l’azzecco. Continua a leggere “Il tuo diritto perso è una sconfitta per noi”

Se questo è il mondo che vi piace non abbiamo gli stessi gusti

Ho tanto pensato se scrivere o meno: si corre il rischio di risultare indigesta e di non farsi comprendere. Molti leggono e capiscono solo la parte che preme loro di più, anche se chi scrive voleva dire ben altro.
Cercherò di spiegarmi perché ne ho bisogno: tutto ciò non interesserà a chi legge ma servirà e me per ricordarmene un giorno, se mai tutto ciò finisse, cosa che non avverrà nell’immediato.

Stiamo assistendo a un inasprimento di parole e gesti mai verificato prima. L’esasperarsi dei toni e degli animi tocca ogni settore.
L’asprezza dei commenti (dei privati ma anche dei giornalisti, dei personaggi pubblici, perfino del governo) che riguardano i non vaccinati è, per me, da paura. Continua a leggere “Se questo è il mondo che vi piace non abbiamo gli stessi gusti”

Affogheremo nella retorica e nel buonismo

 

In qualcosa dovremo pur naufragare. Ma nella retorica finta buonista, no, a quella dobbiamo ribellarci.
I titol(on)i dei giornali sono diventati ributtanti, una melassa di qualunquismo che vorrebbe invischiarci e pure sotterrarci.
Se una persona si ammala state sicuri che sul letto di morte vorrà registrare dei messaggi che invocano alla punturina. E siate certi che sarà pentita (non di aver mandato la nonna in ospizio e non esserla più andata a trovare, a quello manco ci pensa) ma di non aver fatto prima la salvifica.
Melensaggini a iosa in ogni articolo. Mai un ragionamento, un’esposizione di fatti veri; ci becchiamo solo delle insulsaggini che sembrano pubblicità non occulta. Continua a leggere “Affogheremo nella retorica e nel buonismo”

Questa estate succede che – il nuovo ebook di Giovanni Venturi

IL 3 luglio è uscito questo ebook di racconti firmati dalla penna irriverente e caustica di Giovanni Venturi. So che vi siete stupiti di questi due aggettivi: “irriverente” e “caustico” sono annunciatori di una scrittura agguerrita, di una scrittura che non perdona, da cui non vi sentirete consolati.
E infatti è così: non li ho scelti a caso. Continua a leggere “Questa estate succede che – il nuovo ebook di Giovanni Venturi”

“Primo capitolo” su Cronache Letterarie

Oggi vi parlo di questa bella iniziativa: su Cronache Letterarie c’è una rubrica che si chiama “Primo capitolo” (nel link tutte le info).
Di cosa si tratta? Il giornale mette a disposizione una vetrina in cui scrittori o editori – ma pure autori che usano il self-publishing – possono pubblicare il primo capitolo del loro romanzo e farsi leggere dai tanti lettori, appassionati di narrativa, di Cronache Letterarie. Continua a leggere ““Primo capitolo” su Cronache Letterarie”

Il mio omaggio a Franco Battiato

La morte di un Artista così grande genera in noi tristezza e senso di mancanza.
Invece potremmo concentrarci su quanto un grande artista ci lascia. I testi che ha scritto, le tantissime registrazioni delle sue esibizioni, la sua Poesia, le possiamo ritrovare ogni volta che ci viene alla memoria una sua frase. Tutti abbiamo in mente frasi di Franco Battiato: un artista così notevole, poliedrico e profondo lascia in ognuno di noi un segno indelebile.
Ho cercato due brevi post di tanti anni fa, scritti in altri blog e che mi ero salvata prima che splinder affondasse. Eccoli: Continua a leggere “Il mio omaggio a Franco Battiato”

Delusioni e soddisfazioni della scrittura

Come sapete ho smesso di scrivere ormai da qualche anno. I motivi sono vari e non starò qui a tediarvi.
Qualche giorno fa ho messo in offerta su Amazon, e anche su altri store ma Amazon è il più usato dai lettori a quanto pare, il mio romanzo La centesima finestra.
Qualcuno l’ha comprato e mi ha fatto piacere. Chi scrive ha sempre questo maledetto tarlo di sapere che viene letto, anche se non è detto che ogni ebook comprato, soprattutto in offerta sull’onda del momento, venga poi davvero letto.
Qualche giorno dopo ho visto che un ‘compratore’ ha messo una stella al romanzo; lì è partita una serie di domande: l’avrà letto davvero? mi odia e vuole denigrarmi? cosa gli avrà dato fastidio del romanzo? Una stella senza una parola di recensione ti porta a farti domande anche inutili.
Un po’ di dispiacere, però, me l’ha data. Anche perché io non ho tante recensioni (a quanto pare le mie lettrici non sono avvezze a scrivere recensioni sul web. La maggior parte di loro mi scrive in privato) e quindi un parere non detto così tranchant mi ha destabilizzata.

Ieri, però, ho trovato che altri hanno espresso il loro parere (sempre silenzioso, solo stelline) e c’era pure una nuova recensione (a cinque stelle ma non sono queste che contano) che vi copio qui: Continua a leggere “Delusioni e soddisfazioni della scrittura”

Anche i grandi si lasciano ispirare dai ‘colleghi’

Anni fa, quando scrivevo, mi lasciavo suggestionare da un testo che mi era piaciuto e scrivevo mie parole sull’onda di quello che mi avevano suscitato.
Dicendo da dove nasceva l’idea (non sempre forse, ma non ricordo tutto) anche se non c’è nulla di male nel fare ciò.
È naturale ‘copiare’ suggestioni e atmosfere; lo vedo anche come un omaggio. Continua a leggere “Anche i grandi si lasciano ispirare dai ‘colleghi’”

Quattro personaggi cercano una storia

Quesito molto interessante:
bastano quattro personaggi per formare una storia?

Non crediate che una simile domanda sia balenata nella mia testa da sola. No, la questione nasce dopo la lettura di un post su facebook e specificatamente nel solito gruppo degli ‘scrittori e scrittrici emergenti’. Ecco il post:

Supponiamo che io abbia solo personaggi in testa, ma nessuna storia.
Ho un’ostetrica, una cameriera, un ragazzino, un neonato. Come li metto insieme?

A me ha fatto ridere. Sarebbe molto bello che la visione di quattro personaggi ‘scompagnati’ potesse generare un romanzo.
Non credo sia così che si procede. Oltre al fatto che non devono essere gli altri a suggerirti le storie che scriverai. Se non hai storie, non scrivere. Continua a leggere “Quattro personaggi cercano una storia”

“Sarà il nostro segreto” di Maria Teresa Steri

Titolo: Sarà il nostro segreto

Autore: Maria Teresa Steri

Data di pubblicazione: 5 maggio 2020

Genere: thriller psicologico

Pagine: 316

 

 

 

 

 

 

 

Interrompo la pubblicazione dei racconti del nostro condominio, per un valido motivo: un’amica ha pubblicato il suo nuovo romanzo il 5 maggio, proprio in questi giorni che definiamo di crisi sanitaria, economica e psicologica. Ci vuole forza e determinazione per seguire i nostri progetti e questa determinazione va premiata con un sorriso e una condivisione. Brava Maria Teresa! 🙂
E ora la smetto e lascio parlare l’autrice e il suo romanzo.
Se vi va andate a leggere l’anteprima e poi leggete il romanzo. Le premesse sembrano buone. Continua a leggere ““Sarà il nostro segreto” di Maria Teresa Steri”

Notizie da casa mia – sconfiggere l’abbrutimento

Il pericolo della reclusione forzata, del non uscire di casa, è ‘ridursi come bruti’, dimenticarsi l’igiene personale – concentrati sul lavaggio delle mani potrebbe accadere pure questo -, non cambiarsi gli abiti, addirittura non indossarli e vivere in pigiama.
Che problema c’è? Tanto non devo uscire, non mi reco al lavoro, non vado in giro per lo shopping, non mi trovo con gli amici. Infatti: perché non posso restare in pigiama per venti giorni? Perché pettinarmi, mettermi forse lo smalto alle unghie,  perché mettere una crema idratante, perché tagliarmi le unghie?
Per mantenere il rispetto di sè.

Ecco, questo post sarebbe già finito. Continua a leggere “Notizie da casa mia – sconfiggere l’abbrutimento”

Problemi a fare le cose? Usa la tecnica del pomodoro

La gestione del tempo è la malattia di questo millennio: ci angosciamo tra mille cose da fare e non ne facciamo nemmeno la metà. Eppure ogni giornata che abbiamo a disposizione conta 86.400 ben secondi e se credete siano pochi provate a trascorrerne 30 nella posizione del plank.
Che succede al nostro tempo? perché ci sfugge senza portarci a nessun risultato? Continua a leggere “Problemi a fare le cose? Usa la tecnica del pomodoro”