Voglio salvare il sette gennaio

Questo blog pare in disuso – l’ultimo post è del 13 ottobre e quasi non ricordo come si usa l’editor di WordPress.
Non ho niente da dire. Credo. Passano le giornate senza che io abbia desiderio di scrivere.
Il momento è uno dei più brutti che io possa ricordare (a parte l’autunno del 2001 per i noti motivi): un momento che non fa ben sperare.
Da qualsiasi parte si guardi, è impossibile non notare segnali di tensione, di odio sociale.
Ora, poi, con l’avvicinarsi di quella cosa che tutti vogliono salvare, cioè il natale, sembrano impazziti: si sentono dire cose inimmaginabili, cose che fino a un mese fa non avremmo pensato possibili. Continua a leggere “Voglio salvare il sette gennaio”

Pubblicità

Due brevi, ma non piccole, domande

Cercherò di spiegarmi anche se non è facile dirlo con poche e chiare parole.
Ci sono due questioni pressanti che mi girano in testa e vorrei porle anche a voi.
Sono riflessioni molto importanti e vorrei che leggeste con calma e attenzione.

  • Io credo di essere una persona seria, pacata, riflessiva. Non mi avete mai sentita inveire contro questo e quello a vanvera. Ragiono e dico quello che penso, quello che è uscito dal mio ragionamento, giusto o sbagliato che sia.
    Non parto in quarta a blaterare cose inconsulte o bizzarre senza avere prima pensato.
    Parlo con voi che, quasi tutti, non mi conoscete personalmente. Vi dovete fidare di ciò che ho appena scritto. Continua a leggere “Due brevi, ma non piccole, domande”

In principio pensai fossero incompetenti

*per chi ha difficoltà di traduzione, vi metto il link di un video (non condivisibile qui) che ha i sottotitoli in italiano

Io sono una persona semplice, chiara, diretta. Non amo i giri di parole, sono propensa a dare fiducia – anche se non credo che questi vogliano il nostro bene. Il mio errore è stato non credere che forse vogliono l’opposto – e cerco di comprendere le difficoltà altrui.
Ecco perché all’inizio li ho perfino scusati: “eh, ma chi avrebbe fatto meglio. Impossibile essere preparati a una tragedia simile”. Così ho detto. Li ho scusati, capite?
Poi ho detto: “stanno andando a caso. Non sanno che cavolo fare. Incompetenti”. Non si poteva dire altrimenti. Un comitato composto da tante persone esperte e titolate, e uscivano ‘regole’ che nemmeno io avrei proposto.
Andiamo avanti, ho detto: “non sanno dove sbattere la testa e fanno dei tentativi”.
A mia scusante, confesso che ho una mente ‘pratica’, matematica, concreta: non mi venire a dire ‘tizio ha fatto questo, sta fregando caio insieme a sempronio’. Troppo cervellotico: mostrami una foto e forse ti crederò. Quindi non credo a nessuna macchinazione occulta finché non me la mostri chiaramente, in modo indiscusso.
Oggi, settembre 2021, penso sia un mio difetto. Continua a leggere “In principio pensai fossero incompetenti”

Il tuo diritto perso è una sconfitta per noi

Mi tocca scrivere anche se non ho voglia di farlo.
Mi devo togliere qualche spina nel fianco (non che la possa togliere davvero) per andare avanti. O forse per tenere traccia di questo obbrobrio celebrato con il placet dei più.
Nel momento in cui sentii la notizia di questo lasciapassare che ‘verrà usato per accedere nei ristoranti, nei bar, nei musei, nei cinema, ecc’ ho detto “il prossimo passo sarà richiederlo anche per chi ci lavora in questi posti”.
Infatti non sono stata smentita. Quando ho questi pensieri da Cassandra vorrei sbagliarmi ma di solito l’azzecco. Continua a leggere “Il tuo diritto perso è una sconfitta per noi”

Se questo è il mondo che vi piace non abbiamo gli stessi gusti

Ho tanto pensato se scrivere o meno: si corre il rischio di risultare indigesta e di non farsi comprendere. Molti leggono e capiscono solo la parte che preme loro di più, anche se chi scrive voleva dire ben altro.
Cercherò di spiegarmi perché ne ho bisogno: tutto ciò non interesserà a chi legge ma servirà e me per ricordarmene un giorno, se mai tutto ciò finisse, cosa che non avverrà nell’immediato.

Stiamo assistendo a un inasprimento di parole e gesti mai verificato prima. L’esasperarsi dei toni e degli animi tocca ogni settore.
L’asprezza dei commenti (dei privati ma anche dei giornalisti, dei personaggi pubblici, perfino del governo) che riguardano i non vaccinati è, per me, da paura. Continua a leggere “Se questo è il mondo che vi piace non abbiamo gli stessi gusti”

Affogheremo nella retorica e nel buonismo

 

In qualcosa dovremo pur naufragare. Ma nella retorica finta buonista, no, a quella dobbiamo ribellarci.
I titol(on)i dei giornali sono diventati ributtanti, una melassa di qualunquismo che vorrebbe invischiarci e pure sotterrarci.
Se una persona si ammala state sicuri che sul letto di morte vorrà registrare dei messaggi che invocano alla punturina. E siate certi che sarà pentita (non di aver mandato la nonna in ospizio e non esserla più andata a trovare, a quello manco ci pensa) ma di non aver fatto prima la salvifica.
Melensaggini a iosa in ogni articolo. Mai un ragionamento, un’esposizione di fatti veri; ci becchiamo solo delle insulsaggini che sembrano pubblicità non occulta. Continua a leggere “Affogheremo nella retorica e nel buonismo”

Di come una ‘cosa’ rivolta al singolo si ritorce sulla comunità

 

In questi giorni si parla solo del Lasciapassare verde e mi pare cosa giusta che anch’io dica la mia.

Vorrei dire qualcosa di diverso da ciò che leggo ovunque, cioé vorrei fare delle riflessioni su ciò che comporta per la vita di tutti. (sto scrivendo con una tastiera minuscola e sono seduta scomoda quindi scuserete le imprecisioni)

Io so che molti ne sono felici, approvano il Lasciapassare e la divisione che questo comporta, pensando di avere tanti bei privilegi e chissenefrega se parte del popolo non può godere degli stessi. Continua a leggere “Di come una ‘cosa’ rivolta al singolo si ritorce sulla comunità”

Da dove arrivano le storie

Questa è l’ossessione di chi “vorrebbe scrivere un libro” anche se non ha nessuna idea su ciò che vorrebbe scrivere, proprio come se fosse un obbligo cui è impossibile sottrarsi.
“Dove trovo la storia perfetta?”,  “Di cosa posso scrivere?”,  “Da dove arrivano le storie per i romanzi?”, sono alcune delle domande che trovo spesso in rete e anche nelle ricerche che portano a questo mio misero blog.
Ora vi racconto una storia, una sola. Ne ho tante ma le tengo per me.
Allora:

Sabato pomeriggio eravamo in giro per una commissione, il clima era bello, non come stamani che pare di nuovo novembre. C’era un bel sole ma non era soffocante, e c’era l’aria leggera come accade di rado in questa zona.
Quindi decidiamo di fermarci in un bar e prendere un aperitivo tanto per ricordarci che dobbiamo godere del momento. Continua a leggere “Da dove arrivano le storie”

Il mio omaggio a Franco Battiato

La morte di un Artista così grande genera in noi tristezza e senso di mancanza.
Invece potremmo concentrarci su quanto un grande artista ci lascia. I testi che ha scritto, le tantissime registrazioni delle sue esibizioni, la sua Poesia, le possiamo ritrovare ogni volta che ci viene alla memoria una sua frase. Tutti abbiamo in mente frasi di Franco Battiato: un artista così notevole, poliedrico e profondo lascia in ognuno di noi un segno indelebile.
Ho cercato due brevi post di tanti anni fa, scritti in altri blog e che mi ero salvata prima che splinder affondasse. Eccoli: Continua a leggere “Il mio omaggio a Franco Battiato”

Come sarà il dopo covid

Molti si interrogano su come si trasformerà la nostra vita dopo questi mesi (due anni almeno prima di poter dire che siamo al “dopo”) di alternanza isolamento e zone colorate, divieti e certificazioni.
Saremo migliori? Questo scordatevelo. Non esiste ‘miglioramento’ se non spinto dalla persona stessa: gli eventi non migliorano mai, questa è la scoperta che ho fatto anni fa e che non si è mai smentita.
Saremo sempre le stesse persone ma avremo meno tolleranza e più bisogni repressi, e qualcuno li sfogherà, come già fa, sugli altri.

Però qualche cambiamento ci sarà.

Continua a leggere “Come sarà il dopo covid”

Qualche riflessione sulla scrittura di un romanzo

Penso di avere già scritto tanto su questo argomento ma, siccome in questi giorni sto leggendo il nuovo romanzo di Marco Freccero, vorrei condividere con voi alcune riflessioni, alcuni accorgimenti sulla scrittura.


1. munitevi di un calendario dell’anno in questione: se state scrivendo una storia ambientata nel 2005, procuratevi un calendario di quell’anno. Io non avrei problemi perché qualsiasi storia iniziassi a scrivere sarebbe ambientata nell’anno in corso, quindi mi basterebbe mettere in salvo una copia del calendario corrente (anche un’agenda va bene).
A cosa mi serve un calendario? Vedo che avete aggrottato le sopracciglia. Continua a leggere “Qualche riflessione sulla scrittura di un romanzo”

Sanremo val bene un post

spoiler: non parlo di Sanremo. Potete leggere 😉

Il festival di Sanremo 2021 non l’ho visto.
Non perché io sia una snob del cavolo e nemmeno perché penso che sia troppo pop e dovremmo ambire a contenuti più alti. E neppure perché ho pensato che “costa troppo e il canone per queste cose non lo voglio spendere”. Non ho neppure pensato che quest’anno, con la situazione che stiamo vivendo, se lo potevano risparmiare e dare i soldi per chi è senza lavoro (i soldi non li dà la rai ma gli sponsor e costoro vogliono visibilità non un posto in paradiso).
Allora, di cosa voglio ciarlare? Sento che state scalpitando. Continua a leggere “Sanremo val bene un post”

Educare alla Bellezza

Ieri pomeriggio avevo prenotato una visita guidata a Palazzo Fava, a Bologna, per visitare la mostra eccezionale del Polittico Griffoni, riunito nella città dove è nato (sempre Bologna), dopo 300 anni. Siccome non succederà più che una simile reunion  – voluta da Fabio Alberto Roversi Monaco, giurista e accademico di illuminato sentire – accada di nuovo, questa è una mostra imperdibile, che ha avuto, causa covid, pochi visitatori e che sta per chiudere: pare che i Musei prestatori richiedano le loro opere di nuovo in sede (!).
Ma non del Polittico vorrei parlarvi, anche se meriterebbe, e di cose da dire ce ne sarebbero tante. In rete troverete tante informazioni, oltre alle immagini. Continua a leggere “Educare alla Bellezza”

Solo tre parole: 2021 in sintesi

Da qualche giorno rimugino su questo post, in cui indicavo le mie parole per il 2020. Era il 24 gennaio (2020, appunto) e io – nessuno di noi – aveva la minima idea di cosa sarebbe accaduto.
Tanto che, qualche giorno dopo, su suggerimento di malos, varai il mio ‘gioco letterario’ confinando tutti i racconti, e quindi i personaggi, all’interno di un condominio: nemmeno in giardino era consentito andare.
Tutte cose che a ripensarci fanno venire i brividi, come del resto l’accaduto degli ultimi dieci mesi.
Ma torniamo alle parole: per il 2020 avevamo adattabilità, pazienza e curiosità. Direi che ci sono servite tutte e tre. In che modo, ditemelo voi 😉

Quest’anno mi metto avanti e scelgo subito le mie parole: Continua a leggere “Solo tre parole: 2021 in sintesi”

La velocità della cronaca

Tre settimane fa si parlava solo di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, due settimane fa si parlava solo di Villa Inferno e dei festini della Bologna bene (!), questa settimana si parla solo di Willy e della feroce aggressione che l’ha portato alla morte.
La cronaca mangia se stessa: Continua a leggere “La velocità della cronaca”