Tre parole per il 2020

Ho visto in giro – vado a mente e quindi non sarò precisa – una sorta di gioco che recita “le mie tre parole per il 2020”.
Subito me ne è venuta in mente una – che sto usando dagli ultimi mesi del 2019 -, ed è “adattabilità“: a volte siamo rigidi nelle nostre convinzioni e abitudini e non diamo spazio al nuovo, cosa che ci potrebbe essere richiesta dalle circostanze più o meno belle che la vita ci propina. Negli ultimi mesi mi sono adattata a nuovi comportamenti e nuovi ruoli e credo che dovrò adattarmi ancora in futuro. Inutile dire “prima era così”; se ora è “cosà” si deve trovare il modo di affrontare le cose.

La seconda parola è “pazienza” e credo sia una parola sottovalutata: molti sono convinti di possederla ma non si capisce a fondo la portata e l’importanza di questa parola fintanto che non viene richiesta in dosi abbondanti. Io ho tanta pazienza – ma anche qui a volte mi scappa e butterei tutto dalla finestra – per i miei lavori manuali: infilo perline minuscole, alterno colori e misure fino a creare disegni sofisticati, insomma mi impegno in lavori che altri giudicano ‘impossibili’. Eppure la pazienza di cui parlo è un’altra, una che non viene gratificata da un risultato artistico e che quindi ha uno sfogo creativo che sorregge l’anima durante lo svolgimento di tutta ‘sta pazienza. La pazienza per le cause perse potrei chiamarla e se non la conoscete è meglio.

La terza parola è “curiosità“: senza il desiderio di scoprire e/o imparare cose nuove, si diventa vecchi. Questo è il vero segreto dell’eterna giovinezza: essere curiosi e andare verso nuovi interessi. Finché la mente si muove, gli anni non rappresenteranno solo un fardello da portare sulle spalle. E la curiosità si abbina anche alla creatività; nel 2019 ho imparato tante nuove tecniche creative e conto di proseguire anche quest’anno.

Arrivare con le tre parole del 2020 a fine gennaio è un paradosso ma un’influenza mi ha tolto due settimane di vita. Ora vediamo di rimetterci in circolo che qui non si può solo pettinare le bambole.

 

Foto di Alexas_Fotos da Pixabay

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21 pensieri su “Tre parole per il 2020

  1. Buon 2020 e buona ripresa dall’influenza. Hai ragione ci vuole una grande pazienza nei confronti anche della vita e del suo continuo metterci alla prova. Io ti auguro di averne bisogno solo di piccole dosi.

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  2. Be’, tranquilla non che se uno vuole dire tre parole pe ril 2020 pure a marzo ti mettono la multa. Io ancora non ho parole per il 2020, ho abbandonato il blog credo a novembre o dicembre, non ricordo. Sono tornato con due recensioni, ma al momento non ho parole davvero. Proseguo a testa bassa, non credo i miei lettori del blog sentano nostalgia di miei articoli, piuttosto la pazienza che citi bisogna avercela sempre, ma io non ce l’ho. Sono impaziente di natura. Cerco di impegnarmi ad esserlo, ma poi sbrocco 😀 .

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  3. Ottime parole! Poi come afferma Giovanni vanno bene anche a marzo in fondo sono le parole di un anno. Felice che tu sia guarita dell’influenza, forse il tuo corpo aveva bisogno di riposare e la malattia ti ha dato la tregua che tu non ti davi (questa è una teoria orientale sul perché ci ammaliamo e io sono abbastanza d’accordo). Adattabilità e pazienza sono doti importanti nella vita, ma la pazienza soprattutto serve a quintalate, per fortuna un pizzico di curiosità mantiene vivi, quindi le tue parole sono un perfetto equilibrio.

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  4. Bentornata Morena! Non sei assolutamente in ritardo, uno le parole potrebbe anche scegliersele a metà anno, o seguire l’anno scolastico, o una per mese. Diciamo che viene bene l’anno per via delle buone risoluzioni che si fanno in genere a Capodanno. “Da domani…” 😀
    Adattabilità, pazienza e curiosità.
    L’adattabilità ahimè mi è stata richiesta all’improvviso, quando col nuovo contratto ho scoperto di avere pochissimi permessi (regalo del governo del 2011, che gli altri governi comunque non hanno ancora sistemato, a proposito di politiche del lavoro e di far girare l’economia… non so nemmeno come andare alle visite mediche! Altro che shopping!)
    Sulla pazienza… io ci provo, lo giuro. Ma poi c’è gente che se n’approfitta, della mia pazienza.
    Sulla curiosità, sono d’accordo con te: la curiosità e la voglia di imparare sono il segreto dell’eterna giovinezza. Quando lo dico, nessuno mi crede però! 🙂

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  5. nessuna delle tre parole è un verbo.
    : )
    chissà se vuol dire qualcosa? boh, non so. banalmente le ho lette e ho pensato: “nessuna delle tre è un verbo”, ecco tutto.
    : ))
    e allora, come ogni volta che non so le cose – accade spesso – ho chiesto aiuto a Wikipedia. oh beh, non che Wikipedia sia sempre d’aiuto (ad esempio ieri non sapevo dove fossero le chiavi dell’auto e Wikipedia non è stata capace di dirmelo), ma è sempre prodiga di parole. è già qualcosa no? a volte ci accontentiamo di molto meno, tipo quando cerchiamo di esorcizzare il silenzio dell’amato/dell’amata implorando “dimmi almeno una parola!”
    ma non divaghiamo: copio incollo di seguito le parole di Wikipedia, ché insieme a quelle scritte fino a qui già si sfiora la lunghezza d’un racconto breve.
    “Il verbo è quella parte variabile del discorso che è insopprimibile perché costituisce il nucleo della comunicazione verbale. Può sussistere da solo e veicolare un contenuto. È il tipo di parola più importante, e in alcune lingue i verbi possono essere estremamente complessi. Il Verbo è il fondamento di un discorso.”
    buffo no?
    pensiamo parole e ci vengono in mente soprattutto sostantivi e aggettivi. eppure solo il verbo indica azione o divenire. sì, insomma, potrebbe essere che “a volte non diamo spazio al nuovo” inconsciamente, ovvero anche quando diciamo di volerlo dare.
    per esempio: un *nuovo* gioco letterario a tema vogliamo deciderci a lanciarlo o no?!?!? anche perché scopro adesso che “futuro prossimo”, quello dell’anno scorso, me lo sono perso (grrrr….).
    : )))
    baci, abbracci e buone cose.

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  6. Adattabilità è una parola che mi piace molto e ha molto in comune con pazienza, ma anche con curiosità, nel senso che suggerisce apertura al nuovo. Trovo che le parole che scegliamo dicano molto di noi e del periodo che viviamo. E direi che il 2020 ti ha già messa alla prova con l’influenza, di certo ci vuole una bella dose di pazienza per sopportarla…

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