L’appuntamento – terzo racconto

Trascorreva le ore davanti al pc scrivendo poesie rivelatrici di una malinconia latente, di una struggente rassegnazione alla vita e di una disperata negazione della vecchiaia incombente.
Finché nella sua vita apparve una creatura diafana, senza spessore né luogo che non fosse quello schermo luminoso in cui le sue parole prendevano vita e le davano realtà. Una di quelle rare persone che racchiudevano in sé grazia e intelligenza, cultura e vivacità di spirito: la bellezza lunare dei volti femminili di Watteau, l’intelligenza di una Simone de Beauvoir, le conoscenze scientifiche di una Margherita Hack, il fascino misterioso di un felino.
La sognava, le scriveva con riferimenti letterari che immancabilmente lei arricchiva di particolari e annotazioni.
Si stava innamorando di un’immagine, ne era consapevole, tuttavia sperava e desiderava ardentemente che alla fine prendesse corpo. Continua a leggere “L’appuntamento – terzo racconto”

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